La Fondazione è retta da un Consiglio di Amministrazione, composto di cinque membri scelti, tra persone competenti, dall’Ordinario Diocesano di Bologna.
I membri restano in carica 5 anni, e possono essere rieletti.
Il Consiglio di Amministrazione elegge fra i Consiglieri il Presidente e il Vice Presidente, i quali dovranno essere confermati dall’Ordinario Diocesano. Entrambi resteranno in carica per 5 anni, e potranno essere riconfermati per nuova nomina.
Il Presidente designa tra i Consiglieri il Segretario.
Il Consiglio di Amministrazione è convocato dal Presidente in via ordinaria una volta ogni trimestre. In via straordinaria, ogni volta che se ne presenti la necessità, a giudizio del Presidente o su richiesta di almeno due Consiglieri.
Le adunanze sono valide e legali quando intervengono almeno tre Consiglieri.
Le deliberazioni sono prese a maggioranza di voti. In caso di parità il Presidente, o chi ne fa legittimamente le veci, avrà voto doppio. Le delibere diventano esecutive solo dopo l’approvazione scritta dell’Ordinario Diocesano.
Il Consiglio di Amministrazione ha il potere di adottare tutti i provvedimenti necessari per la vita e l’amministrazione della Fondazione. In particolare gli compete:
II Consiglio dovrà compilare entro il 31 dicembre di ogni anno il bilancio preventivo dell’anno seguente, ed entro il 31 marzo il bilancio consuntivo dell’anno precedente; e presentarli per l’approvazione all’Ordinario Diocesano, entro il 30 aprile.
Spetta al Presidente convocare e presiedere le riunioni del Consiglio; rappresentare giuridicamente la Fondazione; adottare, in casi di urgenza e per il bene della Fondazione, sempre previa approvazione dell’Ordinario Diocesano, i provvedimenti del caso, di cui è però tenuto a riferire al Consiglio di Amministrazione nella prima riunione.
In caso di malattia prolungata o altro impedimento, il Presidente è sostituito nelle sue funzioni dal Vice-Presidente.
In caso di cessazione della Fondazione, il patrimonio della medesima, estinte le passività, sarà devoluto dall’Arcivescovo – pro tempore – di Bologna ad altri Enti che perseguano scopi analoghi a quelli della Fondazione.
Tutto quanto non è previsto dal presente Statuto sarà regolato dalle vigenti norme canoniche e civili in materia.
(Delibera n. 7, verbale CdA del 16 luglio 1975)